dalla Costiera Amalfitana ...
La troupe del programma Tv Melaverde ha incontrato i ristoratori Polidoro: dalla Costiera Amalfitana in Lombardia per aprire un locale di successo.
Sono gli anni ’70 del secolo scorso. Per l’Italia inizia un decennio di forti cambiamenti che investiranno tutti gli strati sociali. Sta volgendo al termine quella “età dell’oro, che aveva portato crescita e benessere sin dai primi anni che seguirono la seconda guerra mondiale. Fino ad allora, la base del sistema economico si era poggiata sulla sovrapproduzione di merci, l’abbondanza dei capitali, e soprattutto sul basso costo del lavoro e delle materie prime. Ma quello stesso sistema che aveva portato soldi e speranze non sta più in piedi e le cose cominciano a cambiare velocemente. Lo stato assistenziale non è più in grado di garantire le sue tutele alle persone, iniziano così conflitti sociali, rivolte studentesche e sindacali che, sempre più compresse sotto ideologie politiche “nemiche”, aprono le porte al terrorismo degli anni di piombo. Nel 1973, la crisi petrolifera internazionale spara verso l’alto il prezzo del greggio, salgono i costi di produzione, arrivano inflazione e recessione. La lira viene svalutata più volte per favorire le esportazioni. Ma il numero dei disoccupati cresce. In questo contesto storico e sociale, si muove quotidiana la vita di milioni di italiani. E per molti di loro le cose stanno per cambiare. In meglio o in peggio dipende. Tutto starà nella capacità di sapersi adattare al mondo che sta mutando e nella lucidità di saper guardare lontano.
Salvatore Polidoro e sua moglie Caterina sono due giovani ristoratori. Hanno un ristorantino in Costiera Amalfitana, a Maiori. La loro specialità è il pesce. La loro è una cucina di qualità, solo pesce freschissimo, e gli affari, fino ad un certo punto, vanno bene. Ma la crisi comincia a farsi sentire anche in Costiera.
Salvatore è un ragazzo pieno di voglia di fare. E’ bravo nel suo lavoroe Caterina, sua moglie, è una cuoca bravissima. Tante volte Salvatore, vedendo i suoi compaesani, andati a lavorare al nord, tornare per le vacanze a bordo di macchinoni di alta cilindrata, ha pensato che forse, un giorno, anche lui avrebbe potuto trasferirsi. Ma il legame con la sua terra è troppo forte. Lì è nato e lì vuole continuare a stare. Nel 1973 un virus di colera colpisce napoli e la Campania. La gente ha paura. Non va più nei ristoranti, soprattutto se si cucina pesce. Il fatto che lui lavori solo materia prima freschissima e controllata non è sufficiente ad arginare il timore. E gli affari crollano. Bisogna fare qualcosa. Salvatore e Caterina conoscono già alcune persone che si sono trasferite al Nord a lavorare. E allora decidono di farlo anche loro. Con l’ aiuto di qualche amico trovano una piccola locanda da prendere in gestione. Si trova nella provincia di Brescia. Alle porte del paese di Orzinuovi.
Al tempo, negli anni ’70, di “napoletano”, culinariamente parlando, nelle provincie lombarde si conoscevano la pizza, il babà, ma la tradizione tutta campana del pesce crudo o cotto era senza dubbio una novità. Una novità di successo, perché Salvatore e Caterina, in pochi anni, non solo riescono a ripartire da zero a 1000 chilometri da casa, ma si conquistano anche la fiducia e l’ ammirazione di una clientela che è sempre cresciuta negli anni e che torna spesso a trovarli. La cucina è sempre quella di 40 anni fa. Pesce freschissimo, di grande qualità, servito cotto o crudo in un ambiente ancora familiare, con caterina in cucina a capitanare un gruppetto di cuoche, e Salvatore, sempre in sala, ad accogliere gli ospiti. Salvatore è simpatico, allegro e ha sempre la battuta pronta, con il suo inconfondibile accento partenopeo. Al servizio ai tavoli ci sono oggi anche il figlio e la figlia, Paolo ed Enza, gentili e preparati. Dimenticavo. Il ristorante si chiama “Delfino”, a ricordare quella terra baciata dal mare da cui provengono Salvatore e caterina, di cui si portano ancora dentro tutte le emozioni e i ricordi.
